BEELZEBUB

BEELZEBUB

Beelzebub: il Signore delle Mosche

    • Demoni
    • beelzebub

Nome: Belzebub (anche conosciuto come Beelzebub, Baal-Zebub, il Signore delle Mosche)

Classificazione: Principe degli Inferi, Signore delle Mosche

Schiera: Prima schiera – Re dell’inferno

Evocazione: ultima quindicina di novembre

Aspetto: Belzebub è spesso rappresentato come un demone dalla figura umanoide, ma con tratti grotteschi e degenerati. Il suo corpo è avvolto da un’aura di putrefazione e degrado, e spesso è accompagnato da uno sciame di mosche che lo circonda.

Origini e Leggende: Belzebub ha radici nelle antiche divinità canaanite, dove era conosciuto come “Baal-Zebub”, letteralmente “Signore delle Mosche”. Era considerato una divinità protettrice della città di Ekron, ma nel cristianesimo è stato demonizzato e identificato come uno dei principali nemici di Dio.

Abilità e Poteri:

  • Corruzione e Decadenza: Belzebub è associato alla putrefazione e alla decadenza, con il potere di corrompere e degradare tutto ciò che tocca.
  • Influenza sulle Mosche: Si dice che abbia il controllo assoluto sulle mosche e sugli insetti parassiti, utilizzandoli come suoi emissari e agenti.
  • Conoscenza delle Miserie Umane: Belzebub possiede una profonda comprensione delle debolezze e delle miserie umane, sfruttandole per attirare le anime verso il male.
  • Oscuri Rituali: Ha il potere di presiedere a rituali oscuri e sacrifizi, spesso utilizzati per rafforzare il suo dominio sulle regioni infernali.

Riti e Invocazioni: Invocare Belzebub è considerato un atto estremamente rischioso e disgustoso. I rituali per chiamare questo demone richiedono spesso l’uso di carne marcia, sangue e detriti, oltre a invocazioni oscure e incantesimi proibiti.

Manifestazioni: Quando evocato con successo, Belzebub appare avvolto da uno sciame di mosche e accompagnato da un fetore nauseante. La sua presenza è spesso accompagnata da un senso di degrado e disperazione.

Legami con altre Divinità e Spiriti: Belzebub è spesso associato ad altre figure demoniache, come Lucifero, Asmodeo e Mammona. Nella gerarchia infernale, è considerato uno dei principali comandanti delle legioni infernali.

Avvertimenti e Pericoli: L’interazione con Belzebub è estremamente pericolosa e può portare a conseguenze orribili. Gli adepti dell’occultismo avvertono di evitare qualsiasi contatto con questo demone, poiché la sua influenza può portare alla perdizione e alla rovina totale.

Note Finali: Belzebub rappresenta la perversione e la corruzione della vita e della natura stessa. La sua figura incarna la decomposizione e la distruzione, ed è considerato uno dei demoni più repulsivi e spregevoli dell’intero pantheon infernale.

Beelzebub (noto anche come Baal-zebul, Beelzeboul o Belzebub) è il principe dei demoni. Originariamente, Beelzebub era un idolo dei Cananei e il suo nome significa “Signore delle Mosche”. Questo nome deriva da una distorsione di Baal-zebul, la principale divinità cananea o fenicia, che significa “Signore della Dimora Divina” o “Signore dei Cieli”.

Nelle rappresentazioni, Beelzebub può manifestarsi come una gigantesca e brutta mosca o come un essere mostruoso di grande statura seduto su un trono gigante. In questa seconda forma, ha un viso e un petto gonfi, enormi narici, corna, ali da pipistrello, piedi da anatra, una coda di leone e una folta peluria nera.

Da sempre, Beelzebub è stato considerato un demone temuto e potente. Nelle credenze ebraiche ai tempi di Gesù, era il principe dei demoni. I farisei accusarono Gesù di esorcizzare i demoni nel nome di Beelzebub. Questo episodio è descritto nei vangeli di Matteo, Marco e Luca, dove Gesù spiega che un regno diviso non può resistere e che non avrebbe senso che Satana si ribellasse a se stesso.

Nel testo apocrifo Il Testamento di Salomone, Beelzebub è descritto come il principe dei demoni e viene controllato dal re Salomone grazie al suo anello magico. Secondo questo testo, Beelzebub vive nella Stella della Sera (Venere) e si identifica come “il sovrano di tutti i demoni”. Racconta anche di Abezethibou, un altro angelo caduto, che sarà liberato dal mare da un demone di nome EPHIPPAS.

Beelzebub è associato a diverse azioni malvagie: distrugge i tiranni, induce gli uomini ad adorare i demoni, suscita il desiderio sessuale negli uomini santi e causa guerre, omicidi e gelosie. Tuttavia, viene sconfitto da “Dio Onnipotente”, Emmanuel (Gesù).

Secondo il Vangelo di Nicodemo, dopo la crocifissione di Gesù, Beelzebub prese il controllo dell’Inferno da Satana. Quando Gesù arrivò, Beelzebub tentò di resistere ma fu impotente contro il potere di Gesù.

Durante il Medioevo, Beelzebub era considerato un demone di grande potere e veniva venerato durante i sabba delle streghe. In quei tempi, era anche accusato di pratiche oscure, come copulare con le streghe in orgie selvagge.

Nel 20° secolo, un caso noto di possessione da parte di Beelzebub fu quello di Anna Ecklund a Earling, Iowa. Secondo la leggenda, il padre di Anna la invocò per punirla, ma Beelzebub lasciò Anna dopo un roboante grido di “Beelzebub, Giuda, Giacobbe, Mina” seguito da “Inferno, inferno, inferno”.

Beelzebub è anche associato al peccato della gola, uno dei sette peccati capitali.

Ulteriori letture:

  • Hyatt, Victoria, e Joseph W. Charles. “Il Libro dei Demoni”. New York: Simon & Schuster, 1974.
  • Mack, Carol K., e Dinah Mack. “Guida ai Demoni: Fate, Angeli Caduti e Altri Spiriti Subdoli”. New York: Owl Books/Henry Holt, 1998.
  • Charlesworth, James H. ed. “Il Pseudepigrafo dell’Antico Testamento”. New York: Doubleday, 1983; 1985.
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